> Lavora online e mettiti al riparo dalle nuove emergenze <
La pandemia ha messo in ginocchio tante persone, e adesso si ricomincia a respirare un pò aria di libertà. A breve tutti gli italiani potranno godersi un pò di meritato riposo, di relax, lontano dai problemi di questi due anni.
Ma….
Non voglio fare l’avvocato del diavolo… ma….e se succedesse di nuovo? Sei pronto ad affrontare una nuova emergenza ? Come si può evitare un altro clamoroso colpo alla tua personale economia? Ve lo spiego subito!
Che ne diresti di lavorare con qualcosa che non conosce crisi? Che ne diresti di mettere al sicuro il tuo lavoro qualsiasi cosa succeda? Lo hai già capito, le molteplici attività online potrebbero risolverti non pochi problemi.
Adesso ti chiederai come giusto ? Oramai sono 30 anni che lavoro nel marketing online, praticamente da quando è nato internet. Ho insegnato a digitalizzare business a decine e decine di persone con ottimi risultati economici.
In pratica, ti propongo l’unica cosa giusta da fare in questo tempo. Un corso dal vivo a tu per tu, non un corso con 1000 persone ma io e te a casa tua o nel mio ufficio. Questo è il sito per informazioni.
No, tranquilli, non è il solito corso, video corso, oppure un evento online del tipo webinar che l’unico scopo è appiopparvi un altra roba inutile. Ciò di cui parlo è un vero insegnamento, una vera scuola dal vivo di due giorni, dove l’unico scopo è quello di insegnarvi e di farvi partire con il vostro business.
Pensaci bene, lo ripeto, l’unico scopo del corso è farti partire con il tuo personale lavoro da casa. Ma non finisce qui, perché dopo i due giorni, c’è un’assistenza per monitorare l’andamento del tuo business, per correggere, migliorare, aggiustare, e tutto quello che serve per ottenere un business duraturo a lungo termine.
Il corso si chiama “andiamo sul personale” e non c’è nessun altro modo migliore per imparare e per dominare il tuo percorso di apprendimento. Non c’è un modo migliore perché se c’era te lo avrei già detto.
Questo è il massimo, perché avrai un insegnante qualificato accanto a te per due giorni, quindi impossibile sbagliare. Questo è il link per informazioni e per prendere un appuntamento telefonico o su zoom gratuito di mezz’ora.
Come dicevo all’inizio, le crisi vanno e vengono, ma questi due anni per molte persone è stata durissima, devastante direi, in molti hanno perso il lavoro, molte attività sono state chiuse, quindi, se non vogliamo ri-trovarsi ancora in queste situazioni, meglio ottenere da subito una cura, un rimedio per proteggersi da qualsiasi tempesta.
Ci sono tanti modelli di business che puoi fare insieme a noi, e ti aspetto in consulenza gratuita per decidere quello che più ti aggrada. Dai un’acchiataccia a questo sito, perchè sarà di sicuro la tua ancora di salvezza.
Troppe volte ci hai provato, troppe volte sei stato deluso, oggi però hai la possibilità di parlare direttamente con noi GRATUITAMENTE, ascoltare le testimonianze, decidere come operare, e finalmente ottenere un programma serio di insegnamento dal vivo one to one per due giorni interi.
Non ci sono sorprese, perché qualsiasi tuo dubbio o domanda sarà risolta. Ti ricordo inoltre, che lo scopo del corso denominato “andiamo sul personale”, è quello di farti ottenere il tuo lavoro online già dopo solo 2 giorni di lavoro e di studio. Mi rigrazierai come tutti, ne sono sicuro.
Andiamo sul personale, due giorni per proteggersi da qualsiasi altra emergenza, e questo… non è male!!
È l’avvocato Francesco Cinquemani a chiarire come sia illegale chiedere il green pass senza una specifica autorizzazione.
Molti baristi, ristoratori o titolari d’impresa, a causa d’una informazione fumosa, se non addirittura tendenziosa, sono convinti che i vari DCPM diano l’autorizzazione a chi abbia un’attività che preveda dei dipendenti, o una clientela, a verificare la validità del certificato vaccinale. Ma la realtà è ben diversa: senza una specifica autorizzazione, concessa dal Ministero della Salute, la richiesta di verifica del pass discriminatorio è illegale.
Di seguito la spiegazione del legale palermitano.
«Chi può controllare la Certificazione COVID-19 e il certificato di esonero o differimento?
Chiunque intenda procedere alla verifica del c.d. «green pass» (nonché dei certificati equipollenti ex art.3 comma VIII del Regolamento UE 953-2021, punto 3) deve rispettare, in quanto norma sovraordinata, la Costituzione e ogni regolamento UE, tra cui il regolamento generale sulla protezione dei dati numero 679 del 2016 (anche noto come GDPR).
Questi deve essere espressamente nominato dal Titolare del trattamento (Ministero della Salute) e deve osservare le seguenti disposizioni:
– art.29 GDPR (il responsabile del trattamento dei dati, o chiunque agisca sotto la sua autorità, e che abbia accesso ai dati personali, deve essere istruito dal titolare del trattamento);
– art.32 GDPR, paragrafo 4 (chiunque agisca sotto l’autorità del titolare e abbia accesso ai dati personali, non deve trattare tali dati se non è istruito in tal senso dal titolare del trattamento);
– art.39 GDPR (Il Data Protection Officer deve curare la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle attività di controllo).
Quindi, il soggetto che intenda controllare la Certificazione COVID-19 deve:
– essere stato nominato Responsabile del trattamento dati dal Titolare del trattamento dati (Ministero della Salute);
– avere assolto all’obbligo di formarsi ex artt. 29, 32, 39 del GDPR.
– rilasciare l’informativa relativa al «quadro di fiducia» all’interno del quale si collocano le procedure per la verifica dei dati contenuti nel «green pass», indicando:
– i soggetti deputati al controllo delle certificazioni;
– le misure per assicurare la protezione dei dati personali sensibili contenuti nelle certificazioni (art.9 DL 52).
Ma secondo quanto stabilito dal DPCM firmato il 17 giugno 2021 dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, le figure autorizzate a controllare il certificato sono indicate all’art. 13 comma 2.”Alla verifica di cui al comma 1 sono deputati: a) i pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni; b) il personale addetto ai servizi di controllo delle attività. di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, iscritto nell’elenco di cui all’art. 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94; c) i soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali e’ prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonche’ i loro delegati; d) il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attivita’ per partecipare ai quali e’ prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonche’ i loro delegati; e) i vettori aerei, marittimi e terrestri, nonche’ i loro delegati; f) i gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali, in qualita’ di visitatori, sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonche’ i loro delegati. Al comma. 3. I soggetti delegati di cui alle lettere c), d), e) ed f) del comma 2 sono incaricati con atto formale recante le necessarie istruzioni sull’esercizio dell’attivita’ di verifica”.
Tale DPCM è stato modificato dal DPCM del 17 dicembre 2021 che sembra dettare condizioni ancora più stringenti, anche rispetto a quelle previste dal GDPR, in quanto l’art. 1, comma 7, lettera h) prevede che “Tutti i soggetti preposti alla verifica del possesso delle certificazioni verdi in corso di validità devono essere appositamente autorizzati dal titolare del trattamento, ai sensi degli articoli 29 e 32, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 2016/679 e 2-quaterdecies del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e devono ricevere le necessarie istruzioni in merito al trattamento dei dati connesso all’attività di verifica”. Escludendo quindi qualunque possibilità che a emettere l’eventuale delega possa essere un Responsabile del trattamento dati anziché il Titolare stesso.
Alla luce dell’ultimo DPCM del 17 dicembre 2021 e della normativa nazionale (l’art. 9 comma 10 del D.L. 52 convertito in Legge 87/2021) ed europea vigente, la verifica del GP non è nelle competenze delle FdO (neanche dei NAS!), né delle ASL, né dei datori di lavoro e tanto meno dei ristoratori, trasportatori, medici, bidelli o altre figure!!
Pertanto, si invitano i titolari di attività commerciali, i datori di lavoro, nonché tutti coloro che sono stati indicati nel DPCM del 17 giugno 2021 a chiedere una formale autorizzazione al Ministero della Salute, al fine di non violare la legislazione vigente.
Scaricando l’allegato qui presente, questo potrà essere compilato e sottoscritto dall’interessato e inoltrato tramite PEC o raccomandata agli indirizzi indicati.
Nel tempo che intercorrerà dall’avvenuta notifica della richiesta, al rilascio della formale autorizzazione da parte del Ministero della salute, i soggetti in questione sono in regola con la normativa vigente e, non sono tenuti a chiedere l’esibizione del Green Pass.
La richiesta del green pass senza la suddetta autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute, pone il controllore ad essere segnalato dal cliente/dipendente al Garante Privacy, il quale emetterà una sanzione da 50 mila a 150 mila euro.
Avv. Francesco Cinquemani»
Quindi conviene scaricare, compilare, ed inviare mezzo raccomandata A/R o PEC, il modulo realizzato dall’avv. Francesco Cinquemani. E, fino a quando non sarà arrivata l’autorizzazione, nessuno potrà multare per il mancato controllo del pass vaccinale.
Guardate al numero crescente di Paesi che stanno ovunque togliendo le restrizioni Covid e fuggendo dalla falsa pandemia. Spagna, Messico, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Israele, Galles e Irlanda del Nord. Adesso fate un passo indietro e pensate a tutto il terrorismo che la falsa controinformazione vi ha rovesciato addosso in questi mesi. Vi hanno detto che vi avrebbero prelevato nelle case il 23 dicembre. Poi vi hanno detto che il 1 gennaio si sarebbe instaurata una dittatura militare. Ricordate quel messaggio audio su WhatsApp diffuso probabilmente da un delinquente dei servizi? Poi sono passati a fabbricare la psy-op del caso Biscardi. La situazione descritta dalla falsa controinformazione è esattamente agli antipodi da quella che i fatti ci descrivono.
Più i fatti ci mostrano l’indebolimento dell’operazione terroristica del coronavirus, più gli agenti della falsa informazione alternativa soffiano sul fuoco della paura adombrando in maniera delinqueziale assurdi e ridicoli scenari di militarizzazione. Questa era l’ultima carta che si è giocato il sistema. Il potere sapeva che ormai nè la televisione nè la carta stampata riuscivano più a manipolare il pensiero dell’opinione pubblica. Il potete ha quindi deciso di arruolare un esercito di disinformatori, tra i quali ci sono molti truffatori, pur di piegare la resistenza dei dissidenti. Il nemico più insidioso ora non è l’informazione mainstream. Il nemico più insidioso è la falsa controinformazione.
Il GREAT RE:SET è un piano criminale contro l’umanità ideato, pianificato, organizzato ed eseguito dai membri della fondazione del World Economic Forum, i cui principali artefici sono Lynn de Forrester Rothschild, settore finanziario, Marc Benioff, settore informatico, Klaus Schwab, settore comunicazione. Obbiettivo Agenda Davos: imporre moneta digitale, identità digitale (prima green pass poi carta unica per moneta digitale, carta identità e sanitaria entro 2026 infine chip nel cervello entro 2030). Documenti e dichiarazioni ufficiali direttamente dei membri del WEF.
Nella metropolitana di Roma e negli autobus ci sono praticamente zero controlli per il certificato razziale vaccinale. È stato costretto a riconoscerlo persino uno dei vari organi ufficiali del regime, quale il Tg3. Il regime si è limitato a fare una scenetta costruita a tavolino solamente il primo giorno nel quale è entrato in vigore questo “super Green pass”. Hanno mandato due carabinieri di numero alla stazione della metro Conca d’Oro e ha avvertito ovviamente gli agenti dei media di regime che erano lì pronti a riprendere la scena con la telecamera. Finita la scenetta, quei due carabinieri sono spariti e non c’è ovviamente controllo alcuno nei mezzi pubblici di Roma. Il regime di Draghi è fondato in larga parte sullo stesso principio sul quale è fondato il Truman Show. Tutto ciò che vediamo sullo schermo quasi sempre è la rappresentazione di un mondo che non esiste.
A questo punto torniamo a quanto detto in precedenza. L’unica vera e sostanziale novità del cosiddetto supergreenpass sono gli obblighi vaccinali per insegnanti e forze dell’ordine e forze armate. Nelle ultime due però sembra esserci un problema. Gli uomini in divisa non vaccinati non sembrano avere alcuna intenzione di inocularsi. Al contrario il loro boicottaggio si è intensificato. Nessuno sta dicendo una parola di quello che accade nel mondo reale. Ci sono interi settori del comparto pubblico fermi. La spazzatura si accumula per le strade. Gli autisti degli autobus incrociano le braccia.
I poliziotti disertano il servizio di sicurezza negli aeroporti. Stanno tutti facendo ostruzionismo contro il certificato razziale vaccinale. Siamo all’8 dicembre e il regime di Draghi si è guardato bene dal prorogare gli effetti del certificato verde per i lavoratori che scade il 31 dicembre così come lo stato di emergenza che scade nello stesso giorno. Persino sui media di regime si inizia a parlare di fine dello stato di emergenza. Il bluff a poco a poco sembra smascherarsi. Forse è anche vero che più grande è la bugia e più il popolo la crederà, ma è altrettanto vero che più essa è grande e più fragoroso sarà il suo crollo. La bugia ha una durata limitata. La verità invece è per sempre.
Per coloro che mi chiedevano più informazioni riguardo alla presenza del grafene nei sieri sperimentali, rimando alla relazione tecnica presentata dal professor Pablo Cambra dell’Università dell’Almeria. È la relazione che il dottor Andreas Noack stava commentando e spiegando prima di morire pochi giorni dopo in circostanze misteriose. C’è una enorme congiura del silenzio sul vero contenuto dei sieri. Questa congiura nasconde l’atroce verità su questi sieri. Questi sieri sono un veleno pensato per portare avanti un genocidio su scala globale mai visto nella storia dell’uomo.
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